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Anche sull'ETNA sci di fondo senza barriere!

La voglia di sciare, di fare sport senza barriere ce l’hanno anche al Sud.

Proprio così, infatti in una delle più famose località sciistiche della Sicilia, sulle pendici dell’Etna, (il vulcano attivo più grande d’Europa) l'Associazione "Voglia di Vivere" di Catania fra le sue attività volte a migliorare la qualità di vita delle persone con lesione midollare ha quella di promuovere lo sport senza ostacoli e in questo periodo invernale anche lo sci!

Nata nel 2010 l’Associazione catanese ha iniziato a far praticare il tiro con l'arco e per questa disciplina annovera già campioni a livello nazionale, ma si occupa anche di tiro a segno, automobilismo, vela, e non ultimo lo sci di fondo al quale si riferiscono le immagini allegate.

Purtroppo le risorse economiche dell’Associazione Onlus sono scarse, malgrado l’inesauribile voglia di divertirsi che hanno gli iscritti. Ci siamo fatti raccontare dal presidente dell’associazione “Voglia di vivere ” Domenico Trimarchi, quando ha preso vita questa bella realtà siciliana. “La Onlus è diventata operativa nel 2010 con lo scopo di promozione sociale senza fini di lucro a favore dei medullolesi, cioè le persone che per un fatto quasi sempre traumatico riportano la frattura della colonna vertebrale con lesione mielica.


«Voglia di vivere», è iniziata ad essere di supporto per iniziative e per realizzare progetti a Catania e nella Sicilia Orientale volte al miglioramento della qualità di vita delle persone con paraplegia e più in generale per tutti i portatori di handicap. A seconda dell’altezza della lesione riportata, infatti, i soggetti presentano una paraplegia (la paralisi degli arti inferiori) o addirittura una tetraplegia (se sono interessati tutti e quattro gli arti).

Quasi sempre si tratta di persone giovani, molti sono vittime delle “stragi del sabato sera”, o comunque di incidenti automobilistici, motociclistici ed infortuni di vario tipo.”

Sul fronte medico-riabilitativo, è stata realizzata ed è entrata in funzione un’Unità Spinale Unipolare presso l’ospedale Cannizzaro, una struttura operativa che permette ai medullolesi di evitare i «viaggi della speranza» al Nord. “Nelle Unità spinali – spiega il presidente dell’associazione Trimarchi – il medulloleso nella fase post-critica fa la necessaria riabilitazione per imparare a gestire la sua nuova vita, e solo in queste strutture specializzate può ricevere le giuste cure per i problemi di salute causati dal trauma. Passata la fase di riabilitazione, però il paziente viene dimesso, ed è proprio a questo punto – dice – che la persona incontrerà grosse difficoltà per vivere la sua nuova e non sempre facile esistenza. Lo scopo che si prefigge l’Associazione è proprio quello di migliorare la qualità della vita con progetti ed iniziative finalizzate”.

Per info: 3476283252

Mail: vogliadivivereassociazione@gmail.com

associazionevogliadivivere.net e www.paratetraplegici.it

Dorotea Maria Guida